Malavoglia, con il suo stile unico e la sua intensa passione per la musica, ci racconta come è nato il suo percorso artistico e cosa si nasconde dietro al suo ultimo singolo, "Freddie". Un brano che, tra riflessioni intime e influenze storiche, si inserisce come una delle creazioni più significative del suo percorso musicale. In questa intervista, l’artista ci accompagna attraverso la sua evoluzione personale e professionale, rivelando come la musica sia diventata parte integrante della sua vita, come un dialogo tra sé e le sue emozioni più profonde. Con un sguardo rivolto al futuro, Malavoglia ci anticipa anche le novità in arrivo, promettendo nuove emozioni da vivere insieme ai suoi fan.
Ci spieghi un po’ com’è nata la tua passione per la musica?
Ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia dove la musica è sempre stata presente, quindi ho assorbito un po’ per osmosi questa grande passione che poi col tempo è diventata così totalizzante nella mia vita.
Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
Avevo 8 anni, mio zio mi mette su un palco di una festa in piazza che lui stesso organizzava ogni estate a cantare Battisti. Non volevo più scendere. Ero felicissimo.
La tua definizione di musica.
Credo che la musica sia più definizioni. Cambia forma, vibrazioni, umore. Non la definirei mai perché la musica suona ovunque, è vita. E mi piace lasciarla libera.
Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
Vengo dal cantautorato italiano ma ascolto tanta musica diversa, anche straniera. Sicuramente tra i top ci metto Ivan Graziani, Dalla, De Andrè, Battisti, Fossati.
Con chi ti piacerebbe collaborare o duettare?
Se dovessi scegliere un cantautore del passato indubbiamente Lucio Dalla. Purtroppo è un po’ complicato per ora.
Mi piacerebbe invece collaborare con un rapper della vecchia scuola italiana e ti direi Fabri Fibra
Parliamo del tuo ultimo singolo: come è nata l’idea per questo brano?
FREDDIE è uno dei miei brani ai quali sono più legato. L’ho scritto in un periodo molto difficile e di cambiamento. C’è stato un periodo dove mi sono sentito molto solo e in FREDDIE ho voluto mettere tutta la malinconia che i periodi bui portano con sé. Mi ricordo che è nata in una notte di novembre mentre ascoltavo IT’S A KIND OF MAGIC dei Queen. In quel momento è iniziato il mio dialogo improbabile con Freddie Mercury.
Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Vi dico che presto arriva tanta roba nuova. FREDDIE chiude un cerchio, la prima parte del progetto MaLaVoglia. È il mio decimo singolo e chissà possa essere la chiusa di un primo album.
Vedremo. So soltanto che non vedo l’ora di condividere tante nuove canzoni con più anime possibile.