Intervista a Paola Di Leo


“Dall'altra parte” è una dolce ballata al tempo stesso triste e malinconica. L'incontro tra la chitarra acustica nei versi e quella elettrica che entra nel ritornello dona carattere e personalità al brano pop molto melodico con delle sonorità chill. La canzone è una richiesta alla persona amata di restare e di non andare via nonostante si trovi dall’altra parte dell’oceano che rappresenta l'essenza stessa del brano che si apre e si chiude con il suono delle onde enfatizzando la complessità delle storie d'amore a distanza sia in modo fisico che mentale.
 
Ci spieghi un po’ com’è nata la tua passione per la musica?
La musica mi ha sempre accompagnata durante la mia vita sin da piccolissima. Quando mia madre era incinta di me mi racconta sempre che mi faceva ascoltare Mozart. Crescendo mia madre mi ha indirizzato alla musica jazz, mentre mio padre mi ha dato un’educazione musicale più rock. Negli anni ho preso lezioni di diversi strumenti, imparando a suonare il flauto traverso, la chitarra, la batteria e infine prendendo lezioni di canto. Mentre per il pianoforte sono autodidatta. Per me la musica è terapeutica e rappresenta il modo migliore per esprimermi. La musica è comunicazione e sentimento, pura emozione e liberazione. Adoro scrivere le mie canzoni, sia i testi che la musica. Ho fatto uscire il mio primo singolo Better Day a dicembre 2018 e poi ho firmato il mio primo contratto discografico con l’Honiro Label e fatto uscire il mio primo EP Break Free nel 2020. La pandemia è stata molto difficile per me, non sapevo come muovermi dato che ero appena uscita come cantautrice emergente. Questo nuovo anno sono tornata, ho in programma di far uscire tanta nuova musica in questo 2023. Ho finalmente fatto uscire un nuovo brano da indipendente, Speed, il mio ultimo in inglese, poi è uscita Momento Distratto, la mia prima canzone italiana, Gocce Di Pioggia, e ora Dall’Altra Parte! Sono tutti brani a cui tengo moltissimo, sono davvero molto personali.
 
Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
Ne ho tanti. Sicuramente un bel ricordo di quando ero molto piccola, intorno ai 4-5 anni, è la sera quando mia madre metteva musica jazz mentre cucinava, da Luis Armstrong a Norah Jones. Poi sono molto legata alla chitarra, più nello specifico alla chitarra acustica. Sono cresciuta con mio padre che la suonava e mi ha sempre colpito. Adoro il suono chitarra acustica, mi rilassa molto.
 Ho chiesto la mia prima chitarra a babbo Natale quando avevo sette anni. La prima melodia che ho imparato è quella di Smoke On The Water, che mi ha insegnato mio padre all’età di 7 anni, un altro bel ricordo.
 
La tua definizione di musica.
Musica e vita e un modo per comunicate ed esprimersi sentendoci connessi tra di noi.
Per me la musica è terapeutica e rappresenta il modo migliore per esprimermi. La musica è comunicazione e sentimento, pura emozione e liberazione. Adoro scrivere le mie canzoni, sia i testi che la musica.
 
Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
Sicuramente i grandi del passato per le melodie semplici e pop che rimangono in testa, come i Beatles, queens, Michael Jackson. Per l’arrangiamento mi ispiro alla musica pop R&B e mi piacciono molto anche le musiche lofi. Sono sempre alla ricerca di brani e suoni particolari che vorrei includere nei miei brani, ma adoro sempre mantenere degli strumenti “classici e autentici” quindi analogici, come chitarre elettriche alla John Mayer o un grand piano pulito.
 
Con chi ti piacerebbe collaborare o duettare?
Ho tanti sogni nel cassetto al riguardo. Parlando di artisti italiani i miei due riferimenti femminili maggiori sono Giorgia ed Elisa. Mentre uno maschile per me sarebbe Tiziano Ferro, na parlando di artisti nuovi sarebbe molto bello poter collaborare con Blanco. Parlando invece dal punto di vista internazionale la lista sarebbe lunghissima, ma sicuramente mi vengono in mente Justin Bieber e Billie Eilish.
 
Parliamo del tuo ultimo singolo: come è nata l’idea per questo brano?
“Dall'altra parte” è una dolce ballata al tempo stesso triste e malinconica. L’ho scritta qualche anno fa nella mia camera a Brooklyn poco dopo che mi ero trasferita a New York. Stavo passando un momento difficile e molto triste nella mia vita a causa di una mia relazione che andava male.
Ho scritto la canzone alla chitarra e ho voluto proprio per questo mantenere lo strumento all’inizio del brano e nel secondo verso, quasi fosse un pezzo acustico. Il tutto è poi arricchito da una chitarra elettrica che entra nel ritornello donando carattere e personalità al brano pop molto melodico con delle sonorità chill. La canzone è una richiesta alla persona amata di restare e di non andare via nonostante si trovi dall’altra parte dell’oceano che rappresenta l'essenza stessa del brano che si apre e si chiude con il suono delle onde enfatizzando la complessità delle storie d'amore a distanza sia in modo fisico che mentale.
 
Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Dall’Altra Parte e i due precedenti singoli Gocce Di Pioggia e Momento Distratto, sono solo i primi singoli del mio nuovo e primo EP italiano che si chiama “Sola, Ma Non in Solitudine”. I singoli preannunciano la tematica e lo stile dell’EP. La novità, quindi, è che i miei progetti futuri riguardano far uscire le restanti canzoni dell’EP nei prossimi mesi, quindi questo è solo l’inizio!
 

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