REBIC torna in scena con “La Cattiva”: energia, ironia e libertà al femminile

 


Con il nuovo singolo “La Cattiva”, Rebic segna un ritorno potente e deciso, portando una ventata di energia e personalità nella scena urban italiana. Il brano, dal sound esplosivo che unisce vibes latin e urban, è un inno all’autenticità e alla libertà di essere sé stessi senza compromessi. Attraverso un testo diretto e ironico, l’artista racconta la forza e la leggerezza di una donna indipendente, consapevole del proprio valore e capace di trasformare ogni esperienza in autoaffermazione.

“La Cattiva” è una dichiarazione d’intenti: ritmica, sensuale e senza filtri, riflette la doppia anima di Rebic — quella più istintiva e quella più riflessiva — confermando la sua capacità di fondere ritmo, carisma e autenticità in un linguaggio musicale immediato e contemporaneo.

In occasione dell’uscita del singolo, Rebic si è raccontata sulle pagine di Spettakolare, ripercorrendo le origini della sua passione per la musica, le influenze artistiche e la genesi di questo brano nato “on the road”, tra libertà e ispirazione spontanea.


Ci spieghi un po’ com’è nata la tua passione per la musica?
Ho iniziato a cantare a scuola, alle medie, e da lì non ho più smesso. Tornavo a casa e sentivo sempre il bisogno di cantare, finché ho iniziato a scrivere testi miei.

Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
Ricordo che quando ero piccolina avevo scritto una canzone per mia sorella. L’avevo fatta con tutto il mio cuore e mi sembrava di aver creato un bel testo e una bella melodia. Ancora oggi mi prende in giro quando ci ricordiamo di quella dedica!

La tua definizione di musica.
Libertà.

Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
Nicky Nicole e Becerra Maria.

Con chi ti piacerebbe collaborare o duettare?
Luca Dirisio.

Parliamo del tuo ultimo singolo: com’è nata l’idea per questo brano?
Era estate, avevo la mente libera da pensieri e doveri, circondata da persone che mi hanno fatta sentire me stessa. Ero in macchina e, durante il viaggio, ho iniziato a immaginare la melodia del ritornello, che è stata subito forte e decisa come la volevo. Ho accostato e scritto due frasi in rima, registrandole con il cellulare. Mi piacevano così tanto che non le ho mai cambiate. Quando sono arrivata a casa, ho concluso il pezzo.

Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Stiamo lavorando a un bel progetto di cui non posso ancora svelare molto… ma ci saranno tante novità!

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