C’è un momento, dopo la fine di una storia, in cui non serve più cercare spiegazioni. È lì che nasce “Non ti penserò”, il nuovo singolo di Dome Dè, un brano che racconta l’equilibrio fragile tra il dolore e la maturità, tra ciò che si perde e ciò che si ritrova. Nella quiete di una notte intrisa di malinconia, il protagonista accetta l’inevitabile: non si può tornare indietro, ma si può camminare avanti con la testa alta. Un racconto di consapevolezza, sincero e umano, dove la fine non è una sconfitta, ma un nuovo inizio.
Domenico De Murtas diventa Dome Dè: cosa rappresenta questo nome per te?
Dome Dè è un modo per raccontarmi in maniera più diretta, più libera. È il mio lato artistico ma anche quello più vero, senza filtri. È nato quasi per gioco, ma con il tempo è diventato un’identità che mi permette di esprimere tutto ciò che sono, tra musica, parole ed emozioni.
Come riesci a conciliare musica e sport, le tue due grandi passioni?
Entrambe mi insegnano la disciplina e l’ascolto. Lo sport mi dà equilibrio, energia, concentrazione. La musica è il mio spazio emotivo, creativo. Spesso le due cose si alimentano a vicenda: dopo un allenamento, torno al piano con una chiarezza nuova. E viceversa.
C’è stato un momento in cui hai pensato di mollare la musica?
Sì, come capita a chiunque insegua qualcosa di profondamente personale. Ci sono momenti in cui ti chiedi se ne valga la pena, se il tuo messaggio arrivi davvero. Ma poi basta una frase scritta bene, uno sguardo dal pubblico, una canzone che prende forma… e capisci che non potresti fare altro.
Quanto conta per te la dimensione live rispetto allo studio di registrazione?
Il live è il momento più vero. In studio costruisci, ceselli, perfezioni. Ma dal vivo vivi. È lì che le canzoni prendono un’altra vita, che si contaminano con le emozioni del pubblico. Ogni esibizione è diversa, ed è proprio questa imprevedibilità che amo.
Qual è il sogno che ancora custodisci come artista?
Continuare a scrivere canzoni che parlino davvero alle persone. E magari, un giorno, vedere un mio brano diventare una colonna sonora della vita di qualcuno. Non cerco numeri, cerco connessioni.
