"Incubi", il nuovo singolo di Eysa, nasce da un periodo difficile in cui l’artista ha perso il controllo del suo sonno a causa di un incubo ricorrente che l’ha tormentata per oltre un mese. Nel brano, Eysa affronta la vulnerabilità e la sensazione di impotenza che l’ha accompagnata durante quelle notti difficili. Attraverso la terapia, è riuscita a liberarsi dal ciclo di paura che la opprimeva, e ha trasformato questa esperienza dolorosa in una canzone che spera possa essere di aiuto per chi vive situazioni simili. Con parole che esplorano l’oscurità del proprio inconscio, Eysa invita i suoi ascoltatori a riflettere sull’importanza di cercare aiuto nei momenti di difficoltà.
Nell’intervista che segue, l’artista ci racconta come è nata questa canzone, la sua esperienza con gli incubi e come la terapia l’ha aiutata a trovare la forza per superare questo momento di vulnerabilità
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Ci spieghi un po’ com’è nata la tua passione per la musica?
Non ricordo quando ho iniziato ad amare il canto, so solo che fin da piccola mi piaceva esibirmi, anche solo in chiesa o nei piccoli eventi del paese. Col tempo è diventato qualcosa di essenziale per me, come una necessità, quindi canto per sfogarmi o dire quello che a parole non riesco a dire, proprio perchè cantare mi fa sentire libera e leggera.
Ci spieghi un po’ com’è nata la tua passione per la musica?
Non ricordo quando ho iniziato ad amare il canto, so solo che fin da piccola mi piaceva esibirmi, anche solo in chiesa o nei piccoli eventi del paese. Col tempo è diventato qualcosa di essenziale per me, come una necessità, quindi canto per sfogarmi o dire quello che a parole non riesco a dire, proprio perchè cantare mi fa sentire libera e leggera.
Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
La prima cosa che mi viene in mente è quando io e mio fratello, da piccoli, ci divertivamo a cantare con un karaoke che ci avevano regalato i nostri genitori, credo a Natale.
La tua definizione di musica.
So che può sembrare una risposta banale, ma per me la musica, in particolare il canto, è espressione; espressione di quello che non riesco a dire a parole e di quelle fragilità che nella vita di tutti i giorni magari si tende a nascondere.
Cantare mi permette di farle uscire allo scoperto, di mettermi a nudo, trasformandole in qualcosa che può arrivare anche agli altri
Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
Sono stata molto influenzata da stili e voci molto diversi tra loro, come il pop e l’R&B di Christina Aguilera, le contaminazioni di generi di Beyoncé, il blues e il jazz di giganti come Ray Charles, Etta James e Aretha Franklin. Mi hanno ispirato molto anche il rock alternativo dei Queen e quello dei Linkin Park, così come la melodia italiana di Mina a Mia Martini, Lucio Battisti, Anna Oxa e tanti altri
Con chi ti piacerebbe collaborare o duettare?
Mi piacerebbe tantissimo poter collaborare con un pilastro della musica italiana come Mina. Sarebbe un sogno, non solo per la grandezza della sua voce e della sua carriera, ma anche perché credo che un’esperienza del genere mi arricchirebbe tantissimo, sia artisticamente che umanamente.
Parliamo del tuo ultimo singolo: come è nata l’idea per questo brano?
Ho iniziato un percorso di perfezionamento canoro e di scrittura nell’accademia RCvoceproduzione, e proprio durante un esercizio di scrittura è nato il brano INCUBI. Dopo vari testi scritti e poi messi da parte, ho sentito il bisogno di raccontare qualcosa di davvero mio, di intimo. Così ho deciso di parlare di un periodo particolare che ho vissuto, in cui per oltre un mese sono stata tormentata dallo stesso incubo, cupo e macabro, che mi aveva tolto perfino la voglia di dormire. Poi, grazie a un percorso terapeutico, ho capito che quegli incubi erano come uno specchio che riflettevano insicurezze e percezioni sinistre inconsce che avevo di me stessa.
Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Sto lavorando a nuova musica, cercando di lasciare che ogni pezzo nasca in modo naturale, senza forzature, così da raccontare al meglio quello che sento e la crescita che sto vivendo come artista. L’obiettivo è far emergere sempre di più la mia identità,canzone dopo canzone.