Nel suo
nuovo libro, Temporali estivi (Morellini, 2024), Adriana Angoletta
racconta la storia di Riccardo, un direttore di giornale apparentemente
forte e realista che deve fare i conti con una crisi familiare e sentimentale
profonda: la moglie affetta da demenza precoce, una figlia nel pieno delle
difficoltà adolescenziali e una relazione clandestina che si vorrebbe senza
peso.
All’improvviso,
nella sua routine vacua e piena di impegni, arriva via e‑mail una serie di
racconti anonimi firmati @nevefresca: piccole storie che somigliano
tantissimo a episodi vissuti. Queste narrazioni hanno l’enigmatico potere di
risvegliare in Riccardo una parte di sé dimenticata, un mondo interiore ricco
di emozioni sopite. Si potrebbe dire che sono la chiave per una catarsi, un
risveglio che lo solleva dal torpore e lo spinge a guardarsi dentro.
La forza del
romanzo sta nell’alternanza tra la cruda realtà e una dimensione più intima,
quasi onirica. Non è un thriller, ma a tratti ne assume la sospensione: siamo
col fiato sospeso, in attesa di sapere chi si cela dietro @nevefresca e
perché i suoi racconti contengano verità così personali. È una tensione
delicata, mai urticante, ma certamente magnetica.
Il valore
aggiunto? Temporali
estivi non si limita a offrire una trama avvincente: è un viaggio dentro la
scoperta della propria emozionalità, persa nell’età della razionalità e degli
obblighi. Il passaggio da una vita controllata alla disponibilità ad aprirsi –
ascoltare, sentire, emozionarsi – è narrato con eleganza e verità.
Il romanzo,
di 200 pagine fitte e compatte, è pensato per chi ama la narrativa
contemporanea che riflette sull’interiorità, con leggerezza e profondità. Senza
inutili retoriche, Angoletta riesce a raccontare l’umanità fragile del
protagonista, che si riscopre sensibile e vulnerabile, dopo anni di corazze
erette a difesa del suo ruolo.
In
definitiva, Temporali estivi è un’opera che parla di perdita e
risveglio, di coraggio di andare oltre i ruoli e le immagini pubbliche. Una
lettura che invita a ritrovare la propria bussola interiore, a lasciarsi
scuotere da quei "temporali" emotivi che, in fondo, servono a
purificare l’anima.
Se cercate
una storia che unisca riflessione psicologica e tensione narrativa, con
personaggi ben delineati e un tocco di mistero, questa è una lettura da non
perdere.