Recensione: Il fragore del ricordo di Anna Maria Basso (Bonfirraro Editore, 2022)

 


C’è un rumore che non si può ignorare: quello del ricordo. È il suono che accompagna ogni vita, ogni scelta, ogni assenza. Nel romanzo Il fragore del ricordo, Anna Maria Basso ci accompagna in un viaggio tra Potenza e Dallas, tra generazioni lontane, tra drammi storici e intime rivelazioni.

La protagonista, Lara, giovane dottoressa lucana in partenza per gli Stati Uniti, scopre il diario della nonna Adelina. Quel ritrovamento segna l’inizio di un cammino interiore, in cui il passato familiare e quello collettivo si intrecciano. A Dallas, condividendo la casa con Jamila, ragazza afghana con un vissuto doloroso, e lavorando con William, brillante ricercatore segnato da eredità familiari complesse, Lara scopre che i ricordi – personali o storici – non si archiviano mai del tutto. Si fanno sentire. Forte.

Basso mescola con delicatezza emozioni individuali e memorie storiche: la malattia neurodegenerativa, la guerra in Afghanistan, l’attentato a Kennedy, l’11 settembre. Ogni evento non è mai solo sfondo, ma eco che vibra nei protagonisti, configurando una narrazione fatta di strati, pause, ritorni. Il tempo non è lineare, è circolare. E il ricordo è ciò che permette ai personaggi – e al lettore – di ritrovare sé stessi, anche nelle fratture.

Lo stile è limpido, riflessivo, privo di clamore, coerente con il titolo. Si sente la voce di un’autrice che scrive per scavare, mai per giudicare. Il passo è narrativo ma insieme saggistico, con una cadenza che invita alla rilettura, alla riflessione. Non un romanzo da divorare, ma da assaporare lentamente. Proprio come ama fare Lara, e – lo scopriamo – anche la sua creatrice.

Un libro che interroga il lettore: quali sono i ricordi che ci guidano davvero? E come possiamo trasformarli da fragore che ci scuote a eco che ci orienta?


Profilo dell’autrice: Anna Maria Basso

Anna Maria Basso è una scrittrice lucana nata a Potenza, profondamente legata alla sua terra d’origine. Nonostante da giovane sognasse una carriera nel mondo della moda, ha costruito il suo percorso professionale e creativo nella sua regione, alimentando un rapporto con la Basilicata fatto di consapevolezza, amore critico e senso di appartenenza.

Con il suo primo romanzo L’impermanenza (2018), ha iniziato un percorso narrativo che prosegue con Il fragore del ricordo, pubblicato da Bonfirraro Editore nel 2022. Tra le sue influenze dichiarate troviamo scrittori come Tiziano Terzani, Oriana Fallaci, Margaret Mazzantini e Alessandro Baricco, autori capaci di fondere la narrazione con la riflessione, lo stile con la sostanza.

Basso scrive con un approccio meditativo, costruendo personaggi autentici e ambientazioni fortemente evocative. Le sue trame nascono lentamente, da intuizioni che si sedimentano nel tempo, e si trasformano in romanzi solo dopo lunghi processi interiori e stesure pazienti. Non scrive per “spiegare”, ma per cercare. Ogni libro è una miniera, da scavare con rispetto e profondità.

“Il fragore del ricordo” è un romanzo per chi non teme di affrontare il passato, per chi crede che la memoria sia un atto politico e affettivo insieme. E per chi ama leggere con il cuore acceso e la mente vigile.

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