Intervista a Marù

 

Mario Savastra, in arte Marù, 31 anni, è nato a Siracusa, nella splendida Sicilia, ma da due anni vive in Veneto per motivi di lavoro. È arrivato in un momento del suo percorso in cui si sente un artista a 360 gradi, con pregi e difetti, consapevole di ciò che vale e di quanta emozione può trasmettere la sua anima. La sua vita, però, non è stata rose e fiori. Soprattutto durante l’adolescenza ha dovuto affrontare frequenti atti di bullismo, sia fisico che mentale; questo lo ha portato a toccare il fondo, ma l’arte lo ha preso per mano e gli ha indicato la via verso la felicità.
Ha iniziato il suo percorso artistico con il ballo, dal modern jazz al contemporaneo. Dopo il liceo, ha intrapreso un percorso in un’accademia di musical, dove ha scoperto il canto: è stato amore a prima vista. Quando sale su un palco, tutto scompare e la sua anima vola liberamente tra le persone.
Attualmente lavora in una catena alberghiera occupandosi delle colazioni, dell’accoglienza dei clienti e del miglioramento del loro feedback, un aspetto ormai fondamentale nel settore del turismo. Inoltre, è riuscito ad ottenere l’opportunità di cantare durante il breakfast per gli ospiti, un’iniziativa originale che non si vede quasi mai. Vedere lo stupore e la gioia trasmessa alle persone gli dà la consapevolezza di essere sulla strada giusta. Come disse un turista: “La felicità che trasmetti con ciò che canti rappresenta una boccata d’aria per chi si sente soffocato”. Questo è il motivo per cui non smetterà mai di cantare.
 
Ci spieghi un po’ com’è nata la tua passione per la musica? 
La passione per la musica nasce da piccolo, quando cantavo sopra i CD di Giorgia e non smetterò più fino all'indomani. Il mio primo amore è stato il ballo dall'età di 9 anni poi il canto è arrivato in un secondo momento ed ha lasciato il segno
 
Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica? 
Il mio primo ricordo sicuramente è la passione in comune con mia madre, per me la mia cantante preferita: duettare in "acqua e sale" insieme è qualcosa di indescrivibile. 
 
Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico? 
Ci sono tantissimi artisti che apprezzo che hanno contribuito a migliorare il mio percorso ma in particolare tre nomi rappresentano i miei modelli:  Frank Sinatra, Michael Bublé e Mina.
 
Con chi ti piacerebbe collaborare o duettare? 
Siccome voglio sognare insieme a voi vi dico tre nomi a cui tengo molto: Noemi, Nina Zilli e Giorgia, le regine del mio cuore.
 
Parliamo del tuo ultimo singolo: come è nata l’idea per questo brano? 
L'idea nasce semplicemente dalla necessità di urlare al mondo la consapevolezza di ciò che sono e la libertà d'animo che ho raggiunto, dopo anni di sofferenza. Non c'è niente di male nell'essere se stessi e nell'amare incondizionatamente, al di là del colore, genere o orientamento. Ho un diario dove butto giù ogni giorno pensieri e sensazioni diverse. Da lì è nato questo brano a cui tengo tantissimo e che spero arrivi alla gente.
 
Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori? 
Sicuramente a breve spero di iniziare a fare dei live dove alla base ci saranno le emozioni e lo spettacolo. E poi sto già iniziando a scrivere un nuovo brano, perché Marú è rinato e non vuole più fermarsi.

 

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