Francesco Nardacci, noto con il nome d'arte Syrio, è un cantautore italiano nato a Priverno, classe 1995. La sua infanzia si svolge tra i tranquilli vicoli di Maenza, un pittoresco paesino della Regione Lazio in provincia di Latina. Fin da giovane, ha ereditato la passione per la musica dal padre, pianista e organista nella locale parrocchia.
A soli 12 anni, Syrio inizia a sperimentare con gli strumenti musicali
presenti in casa, evolvendo la sua creatività fino a dedicarsi alla scrittura
di testi all’età di 16 anni. Nel 2012, incide il suo primo brano, segnando
l'inizio della sua carriera musicale.
Nel 2015, incide il suo primo EP, "Clima in Tempesta", segnando un importante passo nel suo percorso artistico. Nonostante una partecipazione non fortunata a X Factor nel 2018 e ad "Amici" nel 2020, Syrio persiste nel suo impegno e nella sua passione.
Il 2019 segna un altro traguardo significativo con l’incisione del suo primo album, "Il Diario dei Ricordi", un progetto che si estende dal 2023 al 2024, realizzato con il supporto manageriale di Santino Polidoro e la guida di Davide Maggioni, responsabile di Matilde Dischi.
Attualmente, Syrio sta lavorando al suo secondo album, previsto per la fine del 2024, continuando a esplorare nuovi orizzonti musicali e a condividere il suo talento con il pubblico. La sua dedizione e la sua continua evoluzione artistica promettono un futuro radioso per questo giovane cantautore italiano.
Ci spieghi un po’ com’è nata la tua
passione per la musica?
Da mio padre, ero piccolo e a casa, da sempre, c’è un pianoforte a muro. Da piccolo guardavo mio padre suonare e volevo farlo anche io. Mi sono avvicinato al pianoforte, poi alla chitarra… Mia madre era una cantante di chiesa, cantava l’Ave Maria mentre mio padre la suonava. Non ho ricordo di questo, purtroppo accadeva quando non ero ancora nato ma mi è stato raccontato e anche solo immaginarlo mi ha reso un amante della musica a tutti gli effetti. Senza i miei genitori, credo che oggi non sarei un musicista.
Qual è il tuo primo ricordo legato alla
musica?
L’accordo di DO maggiore. Ero piccolissimo, in quarta o quinta elementare la maestra di inglese ci fece studiare Imagine di Jhon Lennon e io imparai il primo accordo al pianoforte e poi il secondo. E da li poi ho iniziato a spulciare quello strumento meraviglioso più a fondo.
La
tua definizione di musica.
LIBERTA’.
Quali sono i cantanti che hanno
maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
Phil Collins (Sono cresciuto con le canzoni di Tarzan), Renato Zero, Fausto Leali, De Andrè, Pino Daniele, Zucchero. Anche se il mio stile è completamente lontano dal loro, sono i maggiori esponenti della mia crescita musicale.
Con chi ti piacerebbe collaborare o
duettare?
Credo di essere ancora troppo “Piccolo” per chiedere una collaborazione ma nel caso acaddesse: Ultimo, Alfa, Andrea Cerrato o la Mannoia. Questi sono gli artisti di oggi che hanno la mia stima più profonda e dettata da un’ammirazione gigantesca.
Parliamo del tuo ultimo singolo: come è
nata l’idea per questo brano?
Era l’estate del 2016, si. 8 anni fa. Ai tempi registravo alla Mad House Recording insieme ad Andrea Madeccia e sentivo il bisogno di dover tirare fuori quello spirito di libertà e serenità che l’estate porta nella mia vita, ma anche in quella degli altri, ogni anno. Ci siamo ritrovati in un giorno di maggio in studio, l’abbiamo strutturata e poi a casa ho scritto il testo con 1 notte. Registrata il giorno dopo. Pubblicata 8 anni dopo. Lo so è strano ma è così bello!!
Qualche novità che vuoi condividere, in
anteprima, con i nostri lettori?
Ci stiamo preparando per la prossima uscita. Siamo indecisi tra due pezzi. L’unica cosa che posso dirvi è seguire il mio profilo Instagram. A Giorni ci saranno novità e poi è sempre bello rapportarsi con gente nuova.
Nel 2015, incide il suo primo EP, "Clima in Tempesta", segnando un importante passo nel suo percorso artistico. Nonostante una partecipazione non fortunata a X Factor nel 2018 e ad "Amici" nel 2020, Syrio persiste nel suo impegno e nella sua passione.
Il 2019 segna un altro traguardo significativo con l’incisione del suo primo album, "Il Diario dei Ricordi", un progetto che si estende dal 2023 al 2024, realizzato con il supporto manageriale di Santino Polidoro e la guida di Davide Maggioni, responsabile di Matilde Dischi.
Attualmente, Syrio sta lavorando al suo secondo album, previsto per la fine del 2024, continuando a esplorare nuovi orizzonti musicali e a condividere il suo talento con il pubblico. La sua dedizione e la sua continua evoluzione artistica promettono un futuro radioso per questo giovane cantautore italiano.
Da mio padre, ero piccolo e a casa, da sempre, c’è un pianoforte a muro. Da piccolo guardavo mio padre suonare e volevo farlo anche io. Mi sono avvicinato al pianoforte, poi alla chitarra… Mia madre era una cantante di chiesa, cantava l’Ave Maria mentre mio padre la suonava. Non ho ricordo di questo, purtroppo accadeva quando non ero ancora nato ma mi è stato raccontato e anche solo immaginarlo mi ha reso un amante della musica a tutti gli effetti. Senza i miei genitori, credo che oggi non sarei un musicista.
L’accordo di DO maggiore. Ero piccolissimo, in quarta o quinta elementare la maestra di inglese ci fece studiare Imagine di Jhon Lennon e io imparai il primo accordo al pianoforte e poi il secondo. E da li poi ho iniziato a spulciare quello strumento meraviglioso più a fondo.
LIBERTA’.
Phil Collins (Sono cresciuto con le canzoni di Tarzan), Renato Zero, Fausto Leali, De Andrè, Pino Daniele, Zucchero. Anche se il mio stile è completamente lontano dal loro, sono i maggiori esponenti della mia crescita musicale.
Credo di essere ancora troppo “Piccolo” per chiedere una collaborazione ma nel caso acaddesse: Ultimo, Alfa, Andrea Cerrato o la Mannoia. Questi sono gli artisti di oggi che hanno la mia stima più profonda e dettata da un’ammirazione gigantesca.
Era l’estate del 2016, si. 8 anni fa. Ai tempi registravo alla Mad House Recording insieme ad Andrea Madeccia e sentivo il bisogno di dover tirare fuori quello spirito di libertà e serenità che l’estate porta nella mia vita, ma anche in quella degli altri, ogni anno. Ci siamo ritrovati in un giorno di maggio in studio, l’abbiamo strutturata e poi a casa ho scritto il testo con 1 notte. Registrata il giorno dopo. Pubblicata 8 anni dopo. Lo so è strano ma è così bello!!
Ci stiamo preparando per la prossima uscita. Siamo indecisi tra due pezzi. L’unica cosa che posso dirvi è seguire il mio profilo Instagram. A Giorni ci saranno novità e poi è sempre bello rapportarsi con gente nuova.
