Astronauti: intervista alla band per il nuovo singolo “Unici”



In occasione dell'uscita di “Unici”, abbiamo avuto il piacere di intervistare gli Astronauti, un gruppo musicale pop rock nato a Napoli nel settembre del 2015.

Ci spiegate un po’ com’è nata la vostra passione per la musica?
Sin da piccoli ci siamo avvicinati alla musica in modo naturale. Nella nostra adolescenza e nei momenti difficili avevamo questa grande passione che ci aiutava a crescere.
Ad esempio Antonello ha iniziato a prendere lezioni di pianoforte all’età di 11 anni. Successivamente ha iniziato a scrivere canzoni e cantare. La musica ci ha salvato la vita

Qual è il vostro primo ricordo legato alla musica?
Il nostro primo ricordo insieme è sicuramente legato alle ore passate in sala prove. Venivamo da stili diversi e ritrovarsi è stata una magia che solo la musica sa creare.

La vostra definizione di musica.
La musica è tanto, è tutto a volte.
È il miglior mezzo di dialogo, in un mondo dove ormai si parla poco, la musica unisce. La musica è qualcosa che non si può spiegare razionalmente, è ciò che tu vuoi che sia, nel preciso momento in cui la suoni o l’ascolti.

Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il vostro percorso artistico?
Antonello ha un amore immenso nei confronti dell’artista Mietta , ma siamo cinque  persone con stili e gusti musicali diversi. Ognuno di noi ha i suoi miti. Amiamo i Queen, i Beatles, i Muse, ma anche Baglioni, Mina e tanti tantissimi altri artisti e musicisti.
Ognuno di noi porta il suo bagaglio musicale all’interno della band.
Negli ultimi anni abbiamo arricchito il nostro repertorio con alcune cover delle più grandi voci femminili della musica italiana. Quando una voce maschile canta un brano portato al successo da una donna, il paragone scompare. C’è quindi più libertà di poter stravolgere il brano per potergli dare un’altra identità.

Con chi vi piacerebbe collaborare o duettare?
Non è facile rispondere a questa domanda perché ognuno di noi ha un artista preferito.
Però ci sta un nome che metterebbe d’accordo tutti…Mina.

Parliamo del vostro ultimo singolo: come è nata l’idea per questo brano?
Volevamo fare qualcosa di nuovo affidandoci ad un giovane e talentuoso autore.
Ma il materiale proposto non ci  convinceva pienamente, non ci sentivamo a nostro agio e non rappresentava quello che eravamo. Così abbiamo incoraggiato Antonello a ricominciare a scrivere. E’ il nostro frontman, chi meglio di lui poteva raccontare la nostra musica?
Unici racconta la difficoltà di essere se stessi e di accettare le proprie fragilità. È una canzone autobiografica e introspettiva.
Per noi questa canzone rappresenta un nuovo inizio. Una nuova fase della nostra vita artistica e personale.

Qualche novità che volete condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Stiamo preparando altri singoli che usciranno a breve. Per il prossimo anno è previsto un album.
Nel frattempo stiamo promuovendo il singolo nelle radio, nei club e nelle disco.
Questa estate saremo impegnati in un tour nelle piazze in giro per l’Italia.

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