Protagonista di queste nuove pagine è Severino, professore tormentato da conflitti interiori che toccano l’assoluto sentimentale, vagheggiato come connubio perfetto di spirito e di corpo, cercato e mai trovato. La sua ricerca lo trascina in una fantasmagoria di avventure uccise dal sesso, che lo piombano in un tedio baudeleriano. Caduto in forte depressione, tenta il suicidio. A questo punto, Bebo, il suo amico pittore, gli offre una via di fuga, rappresentata da una ballerina da lui conosciuta in Spagna: Estrella, fiore bellissimo ma stregato. Una improvvisa vaghezza punge Severino: deve andare a cercarla! Ma è inverno e, in quella stagione, lei si trasferisce in America. Inizia così un vagabondaggio surrealista e vagamente dadaista, dove la ricerca di Estrella diventerà ossessione e incubo.
“È difficile dire quale possa essere stata una fonte che mi ha fatto scrivere questo romanzo; una ballerina, un mulino a vento, una gita in Spagna dove si balla il flamenco?! Non lo so con certezza. Di certo è la storia che ha cercato me, non sono io che l’ho inventata – ha dichiarato l’autore.
Il romanzo racconta di un grande amore con la A maiuscola che non è descrivibile, da qui la mia dedica ai fogli bianchi. In un momento come quello odierno, in cui questo sentimento universale viene spesso banalizzato dal sesso, non voglio insegnare niente a nessuno ma spero che queste pagine facciano riflettere chi le legge: il grande amore non può essere descritto su carta, può essere intuito se si rientra nelle pieghe del sogno, nelle pieghe di quei rarissimi sguardi che Dante lanciava a Beatrice”.
“Una ricerca ossessiva che è sublimazione e utopia – ha commentato il direttore di Dialoghi. È tensione verso un ideale femminile estremo, incantevole e dannato. Che ha un solo nome esotico, evocativo: Estrella...”.
Un romanzo con un finale fuori razionalità, fuori concorso, inaspettato, che si è sviluppato durante il processo di scrittura e che, in un certo senso, ha sorpreso persino l’autore stesso.
Autore: Claudio Demurtas
Editore: Dialoghi
Collana: Intrecci
Anno edizione: 2024
In commercio dal: 22 febbraio 2024
Pagine: 216 p., Brossura
EAN: 9788892794078
Claudio Demurtas
Claudio Demurtas è nato a Mores in provincia di Sassari, ma vive a Cagliari fin dall’infanzia. È Laureato in giurisprudenza, ha insegnato per molti anni Diritto ed Economia Politica negli Istituti Tecnici commerciali. Si è avvicinato alla scrittura e al romanzo assolutamente per caso, spinto da una intuizione vivificante della sua compagna di vita che gli ha fatto scoprire un modo fuori dall’ordinario di esprimere la sua creatività comunicando in grande con gli “altri”.
Nel 2017 è stato pubblicato il primo romanzo Chiaro di Venere presso le Edizioni Eventualmente di Comiso. Vincitore al premio dell'Istituto Italiano di Cultura di Napoli XXXV edizione. A maggio 2020 è stato pubblicato il suo secondo romanzo Il cammino dell’anima, LFA Publisher Edizioni.
A luglio 2022 è uscita la seconda edizione di Chiaro di Venere, edito da LFA Publisher Edizioni.
A febbraio 2024 torna sul panorama editoriale con Carillon, edito da Dialoghi per la collana Intrecci.
Da maggio 2019 gestisce, con discreto successo di pubblico, la propria Facebook dove parla dei suoi libri e di letteratura in genere, https://www.facebook.com/ claudiodemurtasscrittore.