Tocci si racconta in occasione dell’uscita di “Guarda fuori piove”

 

“Guarda fuori piove” di Tocci è un brano ricco di sonorità estive, nonostante parli di una storia molto triste. La canzone descrive le vibes che si provano dopo la fine di una relazione e descrive la solitudine, la tristezza e le fragilità con le quali in contesti come questo, ci si interfaccia. Con delle sonorità pop/punk l’artista va a toccare uno scenario di tristezza esprimendo un senso di nostalgia e di mancanza verso un qualcosa che è stato, esprimendo la sua voglia incondizionata di tornare ad essere “confido in un desiderio, solo quello mi rimane” e di porre fine a tutto quanto, lasciandosi andare. “Guarda fuori piove, possiamo fare l’amore” queste le parole del ritornello che dopo l’ascolto del pezzo rimangono facilmente in loop nella testa di chi ascolta, in quanto costituiscono una cellula melodica semplice e non troppo articolata, rendendo queste parole cantabili ininterrottamente.
 
Come è iniziato il tuo viaggio artistico?
La mia passione per la musica è nata all’età di 5 anni, quando canticchiavo le canzoni che sentivo in tv e si è evoluta nel tempo. Ho iniziato sin da subito a studiare canto e chitarra arrivando a studiare in conservatorio. Ad oggi più che una passione è per me una dipendenza, l’unica valvola di sfogo che riesce a farmi sentire delle vibrazioni e delle emozioni sulla pelle, semplicemente parlando di me stesso.
 
Qual è stata la prima canzone che hai imparato a suonare alla chitarra o al pianoforte?
La prima canzone che ho imparato a suonare alla chitarra è stata “La canzone del sole” di Lucio Battisti. 
 
Quando hai composto la tua prima canzone?
Ho composto e prodotto la mia prima canzone 4 anni fa.
 
Quando finisci di produrre un brano chi lo ascolta per primo?
Le prime persone che lo ascoltano sono le persone che più mi stanno vicino e le persone a cui più sono legato. Al termine di ogni mio brano, sono alla ricerca di pareri obiettivi che mi facciano capire i punti di forza ed i punti di debolezza dei miei brani. Apprezzo tanto le critiche costruttive, mi piace capire cosa posso migliorare e mi piace sentirmi stimolato.
 
Come ti rapporti con la scena musicale della tua città?
Molto bene, mi piace tanto ascoltare nuova musica, supportare chi la fa e collaborare con altri artisti. Trovo unica ed inimitabile l’unione che si può creare attraverso l’arte e nel mio caso attraverso la musica.
 
È uscito da poco il tuo nuovo singolo, da cosa è stato ispirato?
“Guarda fuori piove” parla di una storia molto triste. Il brano descrive le vibes che si provano dopo la fine di una relazione e descrive la solitudine, la tristezza e le fragilità con le quali in contesti come questo, ci si interfaccia.

Dove ti porterà il tuo amore per la musica? Su cosa stai lavorando?
Il mio principale obiettivo è quello di vivere di musica, riuscendo a trasmettere quanto più possibile le mie emozioni. Sto studiando tanto e sto cercando di trarre da ogni esperienza che vivo, grande o piccola che sia, qualcosa che possa farmi crescere sempre di più a livello personale e artistico.
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