La nostra intervista a Ricky Ferranti

 

Ecco la nostra intervista a
Ricky Ferranti, il cantautore in radio con il nuovo singolo “Passano le estati”, che racconta del tempo ineluttabile di un'estate conclusa, del cambiamento e le paure che il tutto si trascina con sé. I sogni che svaniscono e che scivolano via. Forse ci hanno ingannato?
 
Scopriamo qualcosa di più su di lui, sul brano e sul suo progetto.
 
Ci spieghi un po’ com’è nata la tua passione per la musica?
È nata da ragazzino con le tastiere e poi le chitarre acustiche ed elettriche.
stato Hendrix con “Purple Haze” e “Money for Nothing” dei Dire Straits hanno poi segnato definitivamente il mio amore per la chitarra in tutte le sue forme.
 
Qual è il tuo primo ricordo legato alla musica?
Un lettore di 45 giri arancione che avevo da bambino che purtroppo fece una brutta fine insieme anche ad alcuni vinili dei Beatles.
Roba da tornare con la macchina del tempo e mettere in salvo tutto.
 
La tua definizione di musica.
Una delle più alte forme di espressione dell’uomo.
 
Quali sono i cantanti che hanno maggiormente influenzato il tuo percorso artistico?
In Italia citerei Bennato e De Gregori e all’estero Knopfler, Hendrix, Dylan
 
Con chi ti piacerebbe collaborare o duettare?
Con Bennato o Zucchero
 
Parliamo del tuo ultimo singolo: come è nata l’idea per questo brano?
E’ un brano introspettivo con un testo malinconico supportato da una musica vivace.
Parla del tempo che passa e dei sogni che svaniscono.
Il messaggio alla fine è quello che non bisogna perdere tempo e cogliere l’attimo.
 
Qualche novità che vuoi condividere, in anteprima, con i nostri lettori?
Sto lavorando ai nuovi brani dell’Album di cui “Passano le estati” fa parte.

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