Ibrido presenta Rifacciamo le 6: "Fare i conti con i propri demoni interiori è la vera prova da sostenere per uscire dal buio"


In occasione dell'uscita del nuovo singolo “Rifacciamo le 6” abbiamo intervistato Ibrido. Il brano racconta un momento di forte depressione che lo ha messo a dura prova, cita gli attacchi di panico e la stanza che inizia a farsi troppo “stretta” per i pensieri da contenere.
La notte per lui è un momento perfetto per fare i conti con se stesso e per sconfiggere i tormenti, quando il mondo dorme, quando nessuno ti giudica. Da qui il titolo, “Rifacciamo le 6”.
Nello special della canzone viene citato un ricordo legato al bullismo, le parole risultano incisive e aiutano a far riflettere chi, vivendo determinate situazioni, una spiegazione a tutto non riesce a darsela.
In definitiva è un brano di sfogo e cura in cui Ibrido sostiene che fare i conti con i propri demoni interiori è la vera prova da sostenere per uscire dal buio.

Ciao Ibrido, benvenuto. Prima di tutto, cos’è per te la musica?
Penso sia un’arte in grado di coinvolgere e unire tutte le generazioni. 
È uno strumento potente che porta con se una grande responsabilità, puoi cambiare il mondo attraverso la musica sia in positivo che in negativo, sono sempre stato convinto di questo. 

Come è nato il nuovo singolo?
A differenza di altre mie canzoni, questa è nata vivendo a fondo più periodi di vita, sono caduto più volte per comprendere lati di me che non andavano ed è così che sono giunto al termine della stesura. 
“Rifacciamo le 6” lo ritengo un viaggio in me stesso, un momento in cui ho deciso di fare i conti con i miei demoni interiori, gli stessi che spesso diamo per scontato. 

Quale messaggio vuoi trasmettere con questo brano?
Ho raccontato i problemi legati all’ansia che bene o male affrontiamo nel quotidiano e che forse diamo spesso per scontato, li ho descritti in maniera diretta e penso accessibile a tutti. 
Ho parlato dell’importanza di chiedere aiuto, spesso mi sono trovato solo ad affrontare determinate situazioni fino a che non ho avuto la fortuna di incontrare quelle poche persone che per me ci sono state senza farmelo pesare. 
In certi momenti non solo non si ha questa occasione, ma spesso ci sentiamo a disagio davanti all’opportunità di ricevere aiuto, forse per paura di appesantire chi ci sta accanto.
Vorrei risultasse normale accettare un gesto così raro. 

A chi dedichi questo singolo?
A quelle persone che nonostante tutto trovano la forza di guardarsi dentro e di migliorarsi. 
Non siamo perfetti ed è questo il bello, dobbiamo cercare di essere sempre più consapevoli di come affrontiamo la vita rispettando i suoi tempi e i nostri. 
Impareremo così a volerci un po’ più bene e a perdonarci quando tutto sembra andare nella direzione opposta.

Grazie mille per la tua disponibilità, vuoi aggiungere qualcosa per chiudere questa intervista?
Grazie a voi, auguro a tutti di essere sempre la versione migliore di se stessi e di trovare sempre il coraggio di aspettarsi il meglio.

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